mercoledì 2 luglio 2014

Mio fratellino ha scoperto il rock'n'roll

Sapevo che i miei trent'anni sarebbero arrivati a chiedermi il conto, prima o poi.
L'hanno fatto ieri sera, senza preavviso, quando per la prima volta ho detto no al pogo selvaggio infrasettimanale.
Eppure oggi il pensiero del mancato sudore mi infastidiva.
Quello di ieri è stato un concerto denso di pensieri.
Un orecchio ai testi, che ogni volta raccontano un tassello mai uguale della stessa storia, un sorriso agli amici e il cuore per mio fratellino.

I tre allegri ragazzi morti sono uno dei gruppi di cui ho visto il maggior numero di concerti.
Quando dividevo la stanza col brother c'erano poche certezze: una era il poster dei TARM, che sarà rimasto fisso alla parete per almeno cinque anni. mentre le tette delle signorie vostre scandivano i mesi contendendo centimetri quadri d'intonaco ai peggiori fumetti geek.
Ai fratelli si dice sempre di no.
Almeno finchè sono mediamente piccoli e soprattutto se sono saccenti e fastidiosi come il mio.
Si dice quel no che è un implicito si.
Si smentisce e si ritratta negando davanti all'evidenza peggio che agli amanti.
Si dice di no perchè sarebbe scontato dire di si e dare in pasto ad un adolescente in subbuglio ormonale tutto il bene che ti esplode dentro.

Perciò NO, a me i tre allegri ragazzi morti dovevano far cagare.

Perchè c'è sempre stata questa spartizione netta dei compiti di casa e delle caratteristiche perciò se i nostri genitori ti hanno fatto genio della matematica, almeno a me deve rimanere l'indiscutibile gusto musicale. Eccheccazzo.

E poi succede che le posizioni nette si sfumano come acquerelli bagnati.
- E allora sai che sti rocchettari non sono male.-
- E allora dai, si va al concerto insieme.-
- Anche se tu pensavi che gli Smiths avessero coverizzato Dimmi?-
- Anche.-

Posso riconoscere il primo punto di contatto tra me e lui nei tre allegri nel momento esatto in cui si valica il confine io Barbie, tu tartarughe ninjia, io serie televisiva tu ginnica fetida.
Quando oltre ad un fratello pedante e minore trovi, grattando, l'individuo con cui infondo ti divertirai una vita.

Da lì tanti concerti, tanti occhi bassi.

E lo so che da sotto la giacca con la quale si infagotta ogni mattina, io e lui non saremo mai come voi.






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