venerdì 20 dicembre 2013

Girls they wanna have fun

Ho questo bisogno fisiologico, ciclico, rigenerante.
Il divertimento non passa sempre dall'esagerazione, ma dare sfogo alla fantasia -mettersi nella condizione di ridere sguaiatamente, inventare, costruire, demolire- è una delle cose per cui vale la pena di vivere. E anche di essere animali sociali.

Mi piace esplorare, rabbrividire nel freddo delle strade di Bologna, chiacchierare fino a irrochirmi la voce o anche solo rimanere osservatrice.
Mi piace decidere di tornare a casa.
Mi piace ballare senza ritegno non prendendo in considerazione la possibilità di coprirmi di ridicolo.
Mi piace ballare ridicolamente per far ridere gli amici.

Le serate casalinghe e il confine tranquillo "di due" spesso mi lasciano un senso di nostalgia, come ad accumulare un potenziale che non può avere sfogo. Alle volte la "coppia" è carpentiera di staccionate e gabbie che detesto dal profondo.
Specie se ci si ritrova per stare tranquilli e ci si separa per il divertimento.

Soprattutto se desiderando un viaggio e, sognando la serata perfetta, internet ti prende a calci mostrandoti quello che non vuoi vedere.

Il tuo ex.
Nel tuo locale preferito.
Con un'altra.


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